WSP Photography è lieta di presentare “Chernobyl” la mostra fotografica di Pierpaolo Mittica che inaugurerà sabato 15 marzo alle ore 19 presso la nostra sede in Via Costanzo Cloro 58, Roma. In occasione dell’inaugurazione interverrà̀ l’autore che presenterà anche il libro fotografico “Chernobyl”.

 

Il 26 aprile 1986, all’1:24, si verificò la peggiore catastrofe tecnologica dell’era moderna. Quella notte esplose il reattore numero quattro della centrale nucleare di Chernobyl. L’esplosione liberò nell’aria tonnellate di polvere radioattiva che, trasportata dai venti, contaminò entrambi gli emisferi del pianeta, depositandosi ovunque piovesse. Quasi tutta l’Europa fu contaminata: sessantacinque milioni di persone furono colpite. Oggi, nove milioni di persone in Bielorussia, Ucraina e Russia occidentale continuano a vivere in aree con livelli di radioattività molto elevati e consumano cibo e acqua contaminati. L’80% della popolazione di Bielorussia, Russia occidentale e Ucraina settentrionale soffre di numerose malattie legate alle radiazioni. Dopo l’incidente di Chernobyl, è stata creata una zona di esclusione intorno alla centrale nucleare con un raggio di trenta chilometri. Tutti gli abitanti dell’area furono evacuati. Ma l’area che doveva essere una zona di esclusione non lo è mai stata. Nella zona c’è molta vita e più di 4.000 persone fanno parte della comunità della zona di esclusione di Chernobyl.

La mostra fotografica “Chernobyl” di Pierpaolo Mittica, raccoglie gli ultimi sei anni di lavoro del fotografo a Chernobyl, dal 2014 al 2019 dove ha documentato la vita all’interno e all’esterno della zona di esclusione di Chernobyl, in particolare storie che non erano mai state raccontate prima, come gli Stalkers di Chernobyl, il pellegrinaggio degli ebrei Chassidi o il riciclo dei metalli radioattivi. Non meno si parla anche delle conseguenze del disastro di Chernobyl sulle persone e sull’ambiente.

Questo progetto è stato pubblicato nelle maggiori testate internazionali tra cui National Geographic, Newsweek, Die Zeit, Der Spiegel. Inoltre oggi è pubblicato anche in un libro dall’editore inglese Gost Books intitolato “Chernobyl”.

Questa mostra è una testimonianza del più grande disastro tecnologico dell’era moderna, un ricordo di una delle più grandi ingiustizie mai accadute contro le persone, ma anche una raccolta di storie di umanità e di amore eterno per una terra persa per sempre.

Con l’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio 2022, proprio attraverso la zona di esclusione di Chernobyl, tutto è cambiato per l’Ucraina e anche per la zona di esclusione. Il movimento degli stalker è finito, non c’è più turismo e molto probabilmente non esisterà più in futuro dopo la fine della guerra, perché l’intera zona è stata minata per prevenire una nuova invasione russa. Gli ebrei Chassidi non possono più andare in pellegrinaggio alle tombe dei fondatori della loro religione e hanno perso le loro radici. I pochi anziani che ancora vivono nei villaggi abbandonati della zona di esclusione hanno dovuto spostarsi, alcuni sono stati deportati dai russi in Russia e Bielorussia, altri resistono e vivono completamente isolati, contando sulle poche forze rimaste e sugli aiuti umanitari che arrivano di tanto in tanto. Nonostante sia uno dei luoghi più contaminati della Terra, la zona morta di Chernobyl era piena di vita prima della guerra.

Oggi, la zona di alienazione di Chernobyl è diventata davvero una zona di esclusione totale, poiché si tratta di un’area di confine con la Bielorussia, e ogni accesso esterno è vietato. Tutto cambia e tutto muta nella zona, non solo la natura, non solo il genoma umano. Con la guerra in Ucraina, tutte queste storie sono cambiate o non esistono più.
Questa mostra rimane l’ultima testimonianza di quello che era la zona di esclusione prima della guerra.

 

Pierpaolo Mittica Fotografo e filmmaker pluripremiato e conosciuto a livello internazionale, le sue foto sono state esposte in Europa, Stati Uniti, Cina e Australia e sono state pubblicate da quotidiani e riviste italiani e stranieri, tra cui l’Espresso, Repubblica, Corriere della Sera, Days Japan International, The Telegraph, The Guardian, Der Spiegel, Die Zeit, Wired USA, Newsweek, National Geographic. Ha ricevuto più di 100 premi internazionali.  Ha realizzato tre documentari e 25 brevi documentari: Living Toxic Ep 1 Russia, Sydonia 2014; Behind the Urals, Mondo in Cammino 2015; The Zone, road to Chernobyl, Subwaylab, 2018.

I suoi documentari e brevi documentari sono stati trasmessi da:
Amazon Prime Video, Al Jazeera, Discovery Channel USA, RSI TV Svizzera, TVN 24 (Polonia), Societé Radio Canada (Canada), Slovakia 1 E 2 (Slovacchia), InsideOver, Internazionale.

Ha pubblicato 20 libri collettivi oltre a 9 libri personali:
“Balcani, dalla Bosnia al Kosovo”, (Interattiva, Italia 2000)
“Chernobyl la herencia oculta”, (Ellago Ediciones, Spagna 2006)
“Chernobyl the hidden legacy” (Trolley, Gran Bretagna, 2007)
“Cip non ha paura” (CRO Aviano – CRAF, Italia 2010)
“Chernobyl 20 years after” (Kashiwa Shobo, Giappone 2011)
“Ashes/Ceneri” racconti di un fotoreporter (Comune di Pordenone, Italia 2014) “Tokai a Life in Chains” (Torri del vento edizioni, Italia, 2023)
“Chernobyl” (Gost Books, Gran Bretagna, 2024)
“Semipalatinsk” (Crowdbooks, Italia, 2024)

 

L’evento è gratuito e aperto a tutti.
La mostra sarà esposta fino al 12 maggio 2025  e visitabile dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 19.

 

 

Per maggiori informazioni

Ufficio Stampa WSP Photography
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